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Bonus mobili ed elettrodomestici: a chi spetta la detrazione nel 2019

Oggi anche le normative sono molto attente a considerare l’importanza degli interventi per i lavori di ristrutturazione che intendono adeguare gli immobili al rispetto degli standard energetici. Proprio per questo motivo non poteva mancare anche il riferimento nella Legge di Bilancio 2019 al bonus mobili ed elettrodomestici, con un’attenzione speciale rivolta a chi decide di voler mettere mano ad un’unità abitativa. Naturalmente non si può parlare di manutenzione ordinaria, ma di lavori straordinari, che mirano anche a recuperare gli edifici dal punto di vista storico-architettonico. Il discorso vale non soltanto per le singole case, ma anche per gli appartamenti situati all’interno di un condominio.

I vantaggi del bonus 2019

Poter usufruire del bonus 2019 per i mobili e gli elettrodomestici significa ottenere degli importanti vantaggi soprattutto in ambito fiscale. Infatti coloro che fanno una richiesta del bonus al momento della dichiarazione dei redditi potranno beneficiare di una detrazione del 50% dall’Irpef, che sarà rimborsata nel corso di 10 rate annuali.

Uno sconto non trascurabile, se pensiamo alle numerose spese che bisogna sostenere per il reddito derivante dal possesso di una proprietà immobiliare. La normativa stabilisce che i lavori di ristrutturazione e quindi anche la detrazione non possano arrivare a superare la spesa massima di 10.000 euro per quanto riguarda il riconoscimento dello sconto.

Tuttavia si tratta sempre di un “buon affare”, visto che, se si eseguono i lavori su più unità abitative, le detrazioni si possono ottenere per ciascuna di esse.

A chi spetta la detrazione fiscale

Il bonus mobili 2019, che prevede anche degli sconti per chi acquista mobili per tutti gli ambienti, compresi i mobili per la stanza da bagno, spetta ai proprietari o ai nudi proprietari, a coloro che sono titolari di un diritto di godimento, come l’usufrutto, agli affittuari, ai soci di cooperative, agli imprenditori per immobili che comunque non rientrino fra i beni strumentali e ad altri soggetti che sono specificati dall’articolo 5 del TUIR. Si tratta, ad esempio, in questo caso di società semplici che possono usufruire dell’agevolazione fiscale con le stesse condizioni previste per gli imprenditori.

Alcuni credono che le agevolazioni con le detrazioni spettino soltanto alle coppie giovani. Non è affatto così, perché non viene stabilito un limite di età. Quindi tutti gli aventi diritto posso pensare di acquistare il nuovo arredo bagno usufruendo delle detrazioni in corso.

I lavori di ristrutturazione entro il 31 dicembre

Per usufruire delle detrazioni fiscali ci sono naturalmente dei requisiti fondamentali che devono essere rispettati. Il limite temporale è fissato al 31 dicembre del 2019, per cui lo sconto dall’Irpef si può richiedere per tutti i lavori che sono stati eseguiti entro tale scadenza.

Si tratta di lavori di ristrutturazione, che mirano a fare in modo che gli immobili rientrino nei più elevati standard di efficienza energetica previsti negli ultimi tempi.

Per quanto riguarda i mobili, la detrazione è ammessa per ogni tipo di arredo, mentre per quanto riguarda gli elettrodomestici, il tutto si riferisce a lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, congelatori e tutti i piccoli e grandi elettrodomestici, a patto che essi rientrino almeno nella classe energetica A+, che diventa almeno la classe A in riferimento ai forni.

Le condizioni per il pagamento

Per usufruire della detrazione, bisogna conservare le fatture o gli scontrini e in alcuni casi è necessario rivolgersi al proprio Comune di riferimento, per instaurare una pratica edilizia che venga riconosciuta tramite la firma di un tecnico abilitato, già prima dell’inizio dei lavori di intervento per la ristrutturazione dell’immobile.

È importante però presentare la richiesta e indicare le spese sostenute al momento della dichiarazione dei redditi, pagando le tasse dovute secondo le precise indicazioni dettate dall’Agenzia delle Entrate.

I pagamenti infatti, perché sia valida la domanda per il riconoscimento delle agevolazioni, possono essere effettuati tramite bonifici, carte di credito o di debito e bancomat. Non vengono riconosciute invece le detrazioni quando si paga in contanti o con assegni, perché le spese sostenute devono essere tracciabili in maniera efficace.

Rispettando tutte queste condizioni si può usufruire di un vantaggio fiscale non indifferente, riducendo il peso delle imposte che spesso cade sui cittadini alle prese con numerose tasse da pagare relativamente alle case che possiedono.

Allo stesso tempo la detrazione del 50% dall’Irpef può essere un buon incentivo a fare in modo di essere più propensi al rispetto delle condizioni per favorire la sostenibilità ambientale da ogni punto di vista.

Per ottenere il rimborso si deve trasmettere la comunicazione ENEA, oltre che è obbligatorio il fatto di indicare nella dichiarazione dei redditi le spese che si sono sostenute per l’acquisto dei mobili nell’ambito dei lavori di ristrutturazione che si sono eseguiti in riferimento ad un determinato immobile. Il tutto va fatto presente al momento della dichiarazione dei redditi, che può avvenire sia con il modello 730 che con il modello Unico.

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