“Trattare la disfunzione erettile è un lavoro molto delicato che richiede profonda empatia e un lavoro di squadra paziente-medico-sessuologo” è quanto afferma il dott. Francesco Battista, sessuologo con studio a Roma, sul suo sito http://www.francesco-battista-sessuologo.it.
Con un sessuologo e gli esperti del settore il rimedio c’è!
Medico e psicologo infatti devono lavorare in costante affiancamento per due motivi: escludere le eventuali cause organiche e offrire al paziente un supporto psicologico affinché la cura sia realmente efficace. Oggi fortunatamente gli uomini affetti da tale disturbo sessuale sembrano essere molto più propensi ad affrontare e risolvere il problema. Negli ultimi anni infatti si è assistito ad un notevole incremento delle richieste di cura per il deficit di erezione, conseguenza forse dovuta al cambiamento culturale che ha reso possibile il passaggio dallo stereotipo dell’uomo infallibile, che non ha mai bisogno di aiuto ad un uomo più attento e consapevole delle proprie difficoltà.
È indubbio che chi vive questo disturbo nel trattare l’argomento provi vergogna, che rappresenta l’ostacolo più grande alla richiesta di cure. Inoltre l’abitudine di ricercare online informazioni, non sempre pertinenti e veritiere, in merito alla DE porta il paziente ad un’auto-diagnosi e spesso a trattamenti non adeguati con il rischio di peggiorare la situazione. Il deficit di erezione è una condizione che non va assolutamente sottovalutata in quanto può compromettere il benessere psico-fisico della persona che ne è affetta e avere conseguenze anche sulle sue relazioni sessuali e sentimentali. Appare dunque evidente quanto sia importante e risolutivo l’intervento del medico e dello psicologo per la corretta gestione e cura del problema.
Che cos’è la disfunzione erettile?
La definizione di disfunzione erettile è stata fornita dalla Consensus Conference dei National Institutes of Healt(1993) ed è così definita: “incapacità persistente a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente”.
Quali sono le cause del deficit di erezione?
Le cause del disturbo possono essere sia di natura organica che psicologica. Nel primo caso si tratta di cause fisiche traumatiche, vascolari, neurologiche, ormonali e anatomiche. Quando è accertato il corretto funzionamento organico le cause sono spesso di natura psicologica e/o relazionale. Ai fattori psicologici va data molta importanza in quanto possono influire sull’erezione. Emozioni negative come la depressione, la rabbia ed in particolare l’ansia possono compromettere in parte o in toto la difficoltà di erezione. Spesso il deficit di erezione scaturisce nell’individio la paura del fallimento. Quando l’uomo vive il rapporto sessuale come un esame da superare, nonostante la propria educazione sessuale, è più che probabile che cominci a provare un’ansia crescente nota come “ansia da prestazione” ossia la paura di non essere in grado di ottenere o mantenere un’erezione.
Secondo il DMS IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) il disturbo erettile è presente quando l’individuo riporta in tutti o quasi tutti (circa il 75&-100%) i casi uno dei seguenti sintomi:
- Marcata difficoltà ad ottenere un’erezione durante l’attività sessuale.
- Marcata difficoltà nel mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale
- Marcata diminuzione della rigidità erettile.
I sintomi perdurano da circa 6 mesi e causano nell’individio un disagio clinicamente significativo. La disfunzione sessuale non è infine attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un’altra condizione medica.
Si distinguono le seguenti tipologie del deficit di erezione:
- Permanente: quando la persona ha da sempre il disturbo
- Acquisito: la disfunzione erettile è insorta dopo esperienze personali negative che possono aver condizionato l’atteggiamento verso la sessualità
- Generalizzato: il disturbo è presente costantemente e al variare dei partner
- Situazionale: la difficoltà di raggiungere l’erezione è presente soltanto con determinati partner e in determiante circostanze
Qual è la cura per la disfunzione erettile?
Il trattamento della disfunzione erettile esige un approccio multifattoriale che prende in considerazione gli aspetti organici, relazionali e psicologici. Nel caso in cui il disturbo non dipenda da fattori di natura organica la cura migliore è rappresentata dalla psicoterapia. In particolare vengono utilizzate le tecniche cognitive-comportamentali accompagnate da procedure di Terapia Mansionale Integrata (TMI). Si consiglia sempre un trattamento di coppia, il giusto approccio in una relazione è il “Il problema non è tuo ma nostro”. Si può affrontare il percorso psicoterapeutico anche individualmente. L’importante è che il paziente/ i pazienti coinvolti partecipino attivamente al percorso, svolgendo compiti ed esercizi assegnati dallo psicologo. Solitamente il tempio medio di una cura è di circa 3 mesi. Dalla disfunzione erettile dunque si può guarire e soprattutto grazie al supporto del sessuologo si avrà modo di mantenere i risultati ottenuti evitando possibili ricadute.