Se sei amante del caffè e di tutti i suoi sapori, certamente non puoi non conoscere il Caffè Vergnano, orgoglio di qualità tutta Italiana dal 1882. Caffè Vergnano nasce tra le colline di una delle terre più fertili d’Italia: il Piemonte. La famiglia Vergnano fonda nei primi dell’Ottocento questa piccola torrefazione a conduzione familiare: mai avrebbe immaginato lo sviluppo internazionale dell’azienda. La sede scelta per la torrefazione fu la cittadina di Chieri, adagiata nello spazio tra Torino e l’inizio delle Alpi. Qui Domenico, il primissimo fondatore, acquistava caffè da fornitori selezionati, lo tostava, lo macinava e lo vendeva ai suoi clienti. Durante l’ultimo ventennio dell’Ottocento, infatti, nel progredito e industrializzato Piemonte si stava diffondendo una società del benessere, attenta non solo al profitto ma anche a godersi la vita con beni di lusso e di piacere: uno di questi beni era il caffè.
Le piantagioni di caffè Vergnano: multiculturalità e tradizione
Durante la storia dell’azienda, la famiglia Vergnano ha sempre puntato tutto sulla qualità del caffè. Prima di diventare una miscela, infatti, il caffè è una pianta, ossia un organismo vivo da curare con amore e attenzione affinché dia i suoi frutti migliori.
Pionieri dei nuovi mondi, anche se con una tradizione tutta italiana alle spalle, i membri della famiglia Vergnano decisero di acquistare una piantagione in Kenia nei primi anni del Novecento. Quella terra lontana e bruciata dal sole sembrava la meta perfetta per far crescere un caffè di qualità in luoghi dove il suolo è predisposto alla nascita di queste piante esotiche. La fattoria keniota, inoltre, prevedeva collaborazione tra lavoratori italiani e indigeni, creando un clima multiculturale e aperto.
Con il tempo, lungo le 4 generazioni che hanno finora diretto l’azienda Caffè Vergnano, molte altre sono state le piantagioni acquistate in giro per il mondo. Tutte le piantagioni sono situate in zone tropicali, dove il clima oscilla sempre tra i 17 e i 23 gradi e sono in Brasile, in Etiopia, in Costa d’Avorio e ancora in Guatemala, dove si produce l’Arabica, e anche nel Sud est asiatico, ad esempio in Cambogia, Laos, Vietnam e Thailandia.
Come viene lavorato il caffè Vergnano
Il Caffè Vergnano, tradizione tutta italiana, conserva ed esalta il suo gusto anche grazie alla lavorazione con metodi consolidati da oltre un secolo.
Le diverse varietà di caffè hanno chicchi dalla durezza e dall’aroma diversi: ecco perché non possono essere messe a tostare insieme. Ogni varietà viene dunque tostata separatamente, per raggiungere il suo punto di cottura senza bruciare i chicchi o lasciarli invece crudi.
La tostatura può essere veloce, impiegando un’alta temperatura per poco tempo, come avviene nelle aziende che adottano metodi di tipo industriale. Caffè Vergnano, invece, si avvale di una tostatura più lunga (che sfiora, e a volte supera, i 20 minuti) a una temperatura più bassa. Questo metodo più artigianale è volto a preservare le proprietà organolettiche del caffè e a non snaturarne il sapore con una cottura troppo forte.
I buoni motivi per bere caffè Vergnano
L’orgoglio italiano di Caffè Vergnano e la storia che ti abbiamo fin qui raccontato dovrebbe spingerti a scegliere questo tra mille altri caffè. Se ancora sei in cerca di qualche motivo valido per bere Caffè Vergnano, allora ti raccontiamo un’altra storia: quella del sodalizio tra Caffè Vergnano e l’ambiente.
Le piantagioni, infatti, vengono nutrite con cura e difese dalle principali infezioni con metodi selezionati. Nessun prodotto velenoso o nocivo per la salute viene utilizzato per la coltivazione del caffè. Inoltre, tutte le piantagioni sono state installate in ambienti perfetti per questo prodotto, evitando di snaturarne le proprietà o di esportarlo in luoghi a lui ostili.
Oltre alla grande attenzione per l’ambiente nella coltivazione, Caffè Vergnano è attento anche alla compostabilità dei suoi prodotti con un occhio di riguardo allo smaltimento dei rifiuti. Tutte le capsule di questo caffè e le cialde per macchinette elettriche sono 100% biodegradabili. Potrai gettarle nell’umido senza inquinare e diminuendo di molto la produzione dei rifiuti e l’impatto sul pianeta.