Una domanda che in molti spesso si fanno è legata a chi spettano le spese per la manutenzione degli elettrodomestici e chi paga quando questi si rompono. La prima cosa da fare, ancor prima di occuparsi del trasloco, è quella di leggere attentamente il contratto di locazione e prevedere un elenco dettagliato di mobili ed elettrodomestici messi a disposizione con l’indicazione delle condizioni e dello stato di funzionamento in cui si trovano. Sono tutte informazioni che torneranno utili in caso di necessità.
Le spese degli elettrodomestici nelle case in affitto
Il 25% delle case hanno elettrodomestici con più di 10 anni. Questo significa che il rischio di guasti e malfunzionamenti è molto elevato. Come ci si comporta in questi casi? La prima cosa da fare è chiamare un tecnico, raggiungibile in questo sito, provvedere alla riparazione e conservare la ricevuta dei lavori.
La legge prevede che le spese legate alla manutenzione ordinaria e alla conservazione degli elettrodomestici siano a carico di chi prende la casa in affitto, non al proprietario. Sono a carico del proprietario, invece, le spese legate alla sostituzione totale degli elettrodomestici. È quanto previsto dall’articolo 1576 del Codice Civile che specifica come, salvo accordi diversi, le spese di manutenzione degli elettrodomestici sono a carico del conduttore.
Cosa prevede il Codice Civile
Da quanto previsto dal Codice Civile consegue che, se nel contratto di locazione non vi sono norme esplicite, le spese di riparazione e ordinaria manutenzione per gli elettrodomestici concessi in affitto (di un’asciugatrice o un forno a microonde acquistato successivamente dal locatore ne risponde ovviamente lui). È però possibile, con accordo tra le parti, inserire nel contratto di locazione una clausola per la quale sono a carico del proprietario dell’immobile anche le spese di manutenzione ordinaria degli elettrodomestici.
Guasti e rotture da eventi accidentali e anzianità dell’elettrodomestico
Ma cosa succede se, invece, il malfunzionamento o la rottura dell’elettrodomestico è dipesa dall’anzianità dell’elettrodomestico stesso o da un caso accidentale? Sempre il Codice Civile stabilisce che se il guasto è causato dal fatto che l’elettrodomestico è vetusto (vecchio) le spese di riparazione sono a carico del proprietario. Discorso identico nel caso di un guasto causato da un fenomeno accidentale (come un fulmine o una scossa di terremoto): non è il locatore a doverne rispondere ma il proprietario dell’immobile.
Se invece il guasto è dovuto al normale deterioramento o a un errato utilizzato dell’elettrodomestico i costi sono da considerare come spese di manutenzione ordinaria e, quindi, a carico di chi prende in affitto quell’immobile.
È fondamentale non sottovalutare la questione che può essere causa di non poche controversie tra locatario e locatore. Prendere una casa in affitto, infatti, è una responsabilità che pone entrambe le parti a degli obblighi. Ma, soprattutto per il locatario, è interesse chiarire fin da subito a chi spettano le spese di riparazione e verificare che gli elettrodomestici siano in buone condizioni in modo da non ritrovarsi dopo poco tempo e per colpe non proprie a dover sostenere spese impreviste e potenzialmente anche molto elevate.